venerdì 29 aprile 2016

VITTORIA


Qualche giorno fa è venuta a trovarci quella che ormai è un'amica, una ragazza che ho imparato a conoscere durante la mia gravidanza. Insieme abbiamo frequentato il corso pre parto e ci siamo scambiate dubbi, consigli ed atteso, insieme, l'arrivo dei nostri due piccoli. 

Vittoria e Giovanni infatti hanno solo un mese di differenza, non hanno ancora un vero rapporto d'amicizia ma si può dire che siano stati vicinissimi, pancia a pancia per 9 lunghi mesi, ascoltando queste due mamme raccontarsi a vicenda.

Ora Giulia aspetta il secondo figlio e così Vittoria diventerà presto una sorella maggiore. Mi ha chiesto un piccolo ricordo con lei, qualche scatto solo loro ed io non potevo essere più felice.
Amo questo tipo di fotografie, anche quelle improvvisate. 
Ed ancora di più sapere che saranno lì, magari appese, magari incorniciate, a far rivivere in loro, per sempre, una sottile emozione.



















lunedì 18 aprile 2016

EMMA


Due mesi ed i primi sorrisi.

Questa lei è ancora nella fase del tanto sonno, della tanta fame ma allo stesso tempo già curiosa di scoprire il mondo.
Papà Andrea e mamma Giulia sono emozionati e felici come mai prima d'ora.

Ed io, nel mio piccolo, lo sono ugualmente.
Sì, perché nonostante siano genitori da pochissimo e le paure di questo periodo siano tante, hanno aperto la loro porta di casa e mi hanno accolta come se fossi una di 'famiglia' permettendomi di fotografarli nella loro quotidianità. 
Uno di quei servizi che piacciono a me, carichi di emozioni, naturali, di real life.
Quel reportage che mira a fermare questi nuovi, piccoli gesti. Di abitudini che si stanno fissando piano piano nella vita a tre.

Credo fermamente che contestualizzare questi servizi, durante i quali cerco di essere spettatrice discreta di un'intimità delicata, lasci un ricordo più profondo di quello che uno si immagina quando racconto della mia decisione di andare a casa dei clienti. Da mamma in primis, e da fotografa poi, è proprio questo che inseguo quando riguardo le immagini del mio bambino. Attimi solo nostri. Nella nostra casa, nel nostro piccolo mondo. 
Sento che siano questi i veri ricordi che rimangono per sempre e che mi rendono fortunata per fare un lavoro così.

Quindi ecco qui qualche scatto di un angolo d'amore puro, quello di Emma, Giulia e Andrea. Ai quali rimarrò sempre grata per aver scelto me e avermi dato un'immensa fiducia.















mercoledì 13 aprile 2016

ANDREA



Forse non mi sbaglio quando mi descrivo come fotografa emozionale.
E quando, ormai molto tempo fa, ho deciso che questo sarebbe stato il mio lavoro sapevo di essere diversa. Sento di esserlo in molti aspetti, a dire il vero. Il che potrebbe essere una cosa che va a mio sfavore, lo ammetto, ma secondo il mio compagno questo non è altro che valore aggiunto a quello che posso offrire. 
Come in questo caso, come questa sessione bebè. 
Mi sono catapultata nella realtà di una famiglia semplice e bellissima. La mamma mi ha cercata e ha scelto me, nonostante non fossi nei loro dintorni. Quando al telefono ha detto "voglio te" il mio cuore è esploso. Letteralmente. Mi ha aperto la porta di casa, mi ha presentato il suo bene più prezioso. Ho camminato gattoni, ci ho riso, giocato e ho pure fatto la sauna mentre lui sguazzava nell'acqua del suo bagnetto. 
Questo per me non è stato solo tempo. 
E' stato tempo impagabile. 
Mi sento di fare un mea culpa per non farmi abbastanza pubblicità e mi dispiace quando nonostante tutta la passione e la professionalità che ci metto, i servizi non sono molti come vorrei.
E non solo per l'aspetto economico (io a volte me ne dimentico proprio) perché ciò che più mi appaga di questa professione è il poter donare il ricordo indelebile di un attimo di vita che passa troppo in fretta. E lo so per esperienza, questi cuccioli arrivano nel mondo, ci sconvolgono le vite e in un batter d'occhio compiono già un anno.
O 9 mesi, come Andrea.
Due occhi scuri, vispi e un sorriso buono.
Vestito elegante per le foto del Battesimo e poi comodo per rotolarsi nel letto con la sua mamma.
Questo è il servizio dedicato a lui ed ai suoi genitori, persone speciali che alla consegna del servizio mi scrivono emozionati.
E io mi commuovo. 
Perché sono fatta così.
Torno a casa portandomi via un pezzettino di loro, della loro quotidianità e dell'amore che li lega, certa di aver lasciato qualcosa, a mia volta.