lunedì 18 maggio 2015

JUNO


Questa notte, mentre addormentavo Giovanni ho guardato l'ora. 
Mezzanotte era passata da poco. E ho pensato che si, era il tuo compleanno. Fedele compagno.
Peloso.


Juno, in uno sguardo dei suoi.

Allora cerco una nostra foto e compongo qualche riga, delle mie, profonde, un pò strappalacrime; di quelle che certi followers stufi di leggerle vorrebbero mandarmi a quel paese mentre altri (o altre) si ritrovano con gli occhi sfuocati.
Ma a me questo piace, perché così succede anche a me.
Perché vuol dire arrivare, con la semplicità.
E infatti mi ritrovo (spesso sul wc) a leggere a mia volta, storie. 
Nei 30 minuti di libertà che il nano mi concede, crollato dopo instancabili 24h.
30 minuti perché poi crollo anch'io.
E sono li, con il naso che cola e il singhiozzo represso perché se lo sveglio poi sono cavoli amari. 
La scena è sempre questa più o meno. Si, insomma. Per dire che mi ritrovo a scrivere e leggere in posti improbabili e ad ore ancor più assurde.
La notte e il silenzio mi portano riflessioni.

Ma ieri sera era tutto sommato presto. E ho davvero pensato a te.
A noi, come ci siamo incontrati.
A come ti ho scelto.
A come tu, mi hai scelta.
A come volevo una femmina e invece c'eri tu.
Che tanto maschio non sei. Il nome Juno la dice lunga. E con la sensibilità che hai devi per forza avere un'anima gay.
A come piangevo di felicità, alle corse in bicicletta per arrivare anche a darti un bacino mentre eri ancora con la tua mamma. La sera tardi dopo lavoro, mi bastava passare. Tu eri l'unico a dormire per i fatti tuoi, sdraiato come una foca. E dormi ancora così.
Avevi il musetto con lo sguardo incazzato.
Ed è per questo che mi hai conquistato.
Perché sono così anch'io.
Buona emotiva sensibile solitaria e anche incazzosa gelosa e goffa.
Quando sento dire che esiste la somiglianza cane padrone non posso che confermare.
Ma noi non ci assomigliamo, noi siamo uguali.

Per dire, adesso siamo sovrappeso tutti e due.

Forse solo coi peli me la cavo... 

Mah, direi che siamo li anche con quelli.
Avere un neonato in casa vuol dire fare i conti con la ricrescita :)

C'è così tanto, di te e di noi, in quattro anni.
Per questo ti ho dedicato un post in Instagram:

Happy b-day Juno

In poche righe riassume ciò che siamo.
E ciò che saremo.
Perché io lo so già come sarà.
Hai leccato le mie lacrime e poi mangiato i fazzoletti.
Abbiamo fatto km di passeggiate e mi hai mangiato le scarpe.
Siamo diventati cinque e tu ora, proteggi il mio bambino.

Si, Juno, noi continueremo a trovare i tuoi peli dappertutto e io diventerò matta con l'aspirapolvere..
ma tu saprai essere la sua ancora.
La nostra.

Auguri leone.














lunedì 27 aprile 2015

FRANCESCA

Di solito quando svolgo un servizio di gravidanza mi capita sempre di portare a casa, alla fine, un pezzetto di pura emozione.

E questo ancora prima che arrivasse Giovanni nella mia vita.
E che conoscessi il significato di questi lunghi nove mesi..

Forse anche grazie alla macchina fotografica, che in qualche modo maschera la mia timidezza, riesco a creare un livello di intimità e di confidenza con la mamma tale da rubarle proprio quel sorriso, quella semi posa, quello sguardo che trasmette L'AMORE.
E mi sento grata per questo, che io chiamo, dono.

Quando impacchetto tutta la mia attrezzatura e me ne torno a casa, quindi, ho il cuore pieno e sono carica di positività.
Credo sia uno dei motivi per cui fare questo tipo di lavoro mi renda una persona davvero fortunata.

Se poi, come nei giorni scorsi, l'attesa e' di un'amica..beh tutto si amplifica.
Ecco quindi qualche scatto dedicato proprio a Francesca, la mamma, in attesa del suo primo figlio. 
Che ha soprannominato patati'.
Non si sa ancora se maschio o femmina e qui si sta facendo attendere, ormai oltre il termine!
Speriamo che sia di buon auspicio!














sabato 11 aprile 2015

HAUL: ZARA

Ciao a tutte,
sono tornata :)

Ho latitato qualche giorno, purtroppo, a causa di una gastroenterite maledetta che ha colpito tutta la family; in particolare il piccino di casa. 
Ma sembra che tutto si stia sistemando, per fortuna.

Chiusi in casa, tanti giorni a letto...si legge una storia, due, si guarda la Peppa, ci si addormenta e poi..la mamma non resiste. 
E se Maometto non puo' andare da Zara, Zara va da Maometto..
Eh si, lo ammetto. 
Sono una fan sfegatata dello shopping online.
Qualsiasi.
Forse il termine fan e' riduttivo.
Ok.
Una groupie.

Fosse per me, i carrelli non potrebbero contenere tutto cio' che desidero, che penso mi stia bene. 
Che penso "non posso proprio farne a meno perché  diamine sta da Dio con la sciarpa tartan e la Stan Smith che spezza un po'. 
E poi grigio va su tutto. 
Aggiungi".
Per fortuna rinsavisco in fretta e mi rendo conto che mi ci vuole almeno una M e che no, Fede, la vita alta così sta bene solo alle modelle. 
Oltre al fatto che il mio compagno ora sta iniziando a capire che forse il "no no e' vecchio, l'ho preso quando siamo andati a.." lo sto usando un po' troppo spesso!
Il problema e' che da quando c'e' Giovanni mi risulta ancora più semplice acquistare così...i body servono sempre, i pigiami pure, vuoi non prendergli quella maglietta con su i cani? E quella camicia a quadretti che fa tanto fashion blogger? Ecco. Il danno e' fatto.

A voi non capita mai?

E così sto giro sponsorizziamo Zara, dovrebbero rifornirci a suon di body e calzette con tutti gli ordini fatti ormai, ma ci accontentiamo della spedizione gratuita con una spesa superiore ai 50 euro. (Argh!) :)

Ultimamente pero', devo dire che ho preferito acquistare per il piccolo rispetto che per me (nonostante io adori Zara TRF, collezioni che mi rispecchiano spesso) perche' non sempre trovo cose belle a prezzi davvero accessibili, ma questa volta non ho resistito: quadretti, righe e un cardigan low cost! E' stato fin troppo facile :)

Nel dettaglio, per il piccolo pantaloni morbidi con l'elastico che non stringe (cm 92, in crescita), leggings jeans e un berrettino da orsetto. Con la visiera, visto che odia il sole, graziosissimo.

Per me, invece, vestito boscaiola rosso e nero (ovviamente oversize taglia M) a quadretti, maglia manica raglan a righe e il cardigan blu con allacciatura sulla spalla, molto sciccoso.

Vi posto le foto qui sotto così potete dare una sbirciata!
A presto, poi.
Fede














giovedì 2 aprile 2015

TRA UNA PEPPA E UNA PIMPA



Non tutte le mamme sono d’accordo sul far vedere la tv, o meglio, i cartoni, ai loro piccoli.

La mia era una di queste. Me ne ha tenuta lontano finche’ ha potuto, finche’ tanti miei amici che invece ne avevano libero accesso ne hanno parlato e di conseguenza ho scoperto cosa fossero. Ma ero gia’ grandina ormai.
Persino all’universita’ ricordo di un esame sulla “cattiva maestra televisione”..di sociologia dello sviluppo o una cosa cosi’.
Insomma, sono stata spesso e volentieri accompagnata da un senso di tv in chiave negativa.
Ed e’ anche vero che poi, pero’, ho recuperato tutto con gli interessi ed ora sono un’ addicted. Soprattutto di serie e filmoni. Povera la mia mamma!
Ma qui voglio parlare di tv per bambini.
Ok, tema controverso e ci sta, di certo non fa tutto bene, soprattutto ai piu piccini.
Per la velocita’ con cui si susseguono le immagini, i temi trattatti ecc. Ed e’ vero che, a mio parere, esistano cartoni calibrati per ogni eta’. Ed e’ giusto, penso, ricorrervi ogni tanto.
Non per parcheggiare il piccolo, ma per distrarlo in un momento di “crisi”, quando qualsiasi cosa si proponga imperterrito prosegue il pianto o anche per condividere un momento insieme, un rituale.

E qui gli americani sono piu’ avanti di noi. Nel bene e nel male.

Quando ho fatto il mio anno come au pair nella big apple, infatti, avevo cura di un bimbo di 2 anni e mezzo. Come tutti sapeva gia’ usare l’i phone e il blackberry, ma aveva due momenti speciali, la sera, da vero bambino, che ho condiviso, imparato ed amato.
Un video e un libro.
Il primo, un collage di figure e pupazzi che si muovono, accompagnati dalla musica.
Questo piccolo rito durava mezz’ora, prima del latte e della nanna; io e Alex ci piazzavamo davanti alla tv e un po’ si ballava, un po’ si rideva e un po’ ci si raccontava. Il video si chiama Baby Beethoven, della serie Baby Einstein. E mi sono detta, quando avro’ un bambino lo cerchero’. E cosi’ e’ stato. E ho letto di tutto, nel mentre: che e’ stato un flop, che non va bene per lo sviluppo, non educa e bla bla bla.
Io invece vi diro’ che lo trovo carino, leggero e 30 minuti ogni tanto non influiscono negativamente, soprattutto se condivisi.
E ha un sapore di ricordi, per me.
Vi lascio qui il link di youtube, noi ce lo guardiamo da qui quando capita:


Ma veniamo AL libro. Si, AL libro scritto in maiuscolo.
Perche’ questo, rispetto al resto, e’ davvero speciale.
Chi scrive e’ Nancy Tillman, un’autrice americana di libri per bambini.
Libri che non sono ancora stati tradotti, ahime’, in italiano.
Per chi mastica un po’ di inglese non sara’ difficile capire quanto siano preziosi, per le bellissime immagini ma ancor di piu’ per le parole ed i temi che affronta.
Solo a scriverne mi viene la pelle d’oca, per quanto smuovano anche il piu’ duro dei cuori.
Parole semplici che fanno bene ai nani ma ancor di piu’ a chi, a voce alta, le raccontera’.
Vi basti solo sapere che a fine di ogni libro c’e’ questa frase : “you are loved” per ricordare, per imprimere nella mente che si, sei amato.
Per addormentarsi a cuore pieno.
Io lessi “On the Night You Were Born” e mi e’ rimasto dentro.
Ora, che curiosavo un po’ di libri per Giovanni, tra una Peppa e una Pimpa, mi sono ricordata di quest’autrice.. e ho scoperto che negli anni altri libri sono stati scritti.
Che non posso perdermi.
Che chi ha un’anima sensibile non puo’ perdersi.
Dai titoli gia’ mi sciolgo:
Wherever You Are My Love Will Find You
I'd Know You Anywhere, My Love
Ma, per me e la mia di storia, ecco quello che piu’ desidero e che con piu’ fatica leggero’:
The Heaven of Animals
The loss of a pet is heartbreaking. But in the heaven of animals, the love you have for your animal friends lives on.”
Ecco. Insomma. Questi.
S P E C I A L I.

   






Spero di avervi dato qualche buon consiglio intanto…a presto.
Fede

(pic da Pinterest)




martedì 31 marzo 2015

C R E S C E R E

Si, e riuscire a vederlo attraverso una serie di fotografie scattate almeno una volta al mese. 

Nessuna grande invenzione, ho solo deciso di seguire a grandi linee quello che qualche mamma creativa aveva già fatto. 
Ma invece di farlo stendendo il nano su un letto o su un tappeto, ho pensato di fotografarlo in braccio al suo papa'. 
Così che anche lui potesse avere un ricordo prezioso da custodire.

Macchina fotografica seria o solo cellulare.
Ed un po' di pazienza.
Il risultato:

Giugno 2014











Marzo 2015
Mamme, fatelo anche voi. Non costa nulla ed avrete un ricordo bellissimo..
A presto,
Fede

lunedì 30 marzo 2015

B E N V E N U T I


Eccomi qui, ad iniziare qualcosa di nuovo, almeno per me.

Qualcosa che parli, di me.

Della mia vita.

Forse sembrerà una scelta un po' presuntuosa. Per il fatto di avere cose da raccontare...e pensare che qualcuno possa aver voglia di leggermi.
Ma premetto che più che altro servirà a me stessa. Per capire se riuscirò a portare a termine almeno una cosa, almeno una volta.

Eccomi qui, dunque. 

Federica, 30 anni compiuti, unghie rosicchiate e 3 capelli bianchi. Grandi sogni alle spalle ed altrettanti davanti. Alcuni avverati altri, ancora oggi, rincorsi. 
Innamorata di un uomo splendido (ma sempre in ritardo) da più di 5 anni. Max. 
Fotografa, artista per me stessa e accumulatrice disordinata. 
Vivo a Trento ma ho vissuto a New York per un po' di mesi. 
Sogno la Spagna e il suo mare, con la grande mela nel cuore. 
Sono mamma di tre, di Giovanni da nemmeno un anno (e si, ancora sovrappeso dopo il parto) e di due pelosi inseparabili. Juno e Kora. 
Faccio pasticci coi capelli e non mi so truccare. 
Però amo lo shopping. Da zara e HM.
Sono dei gemelli, perciò instabile e lunatica ma molto sensibile. 

Qualche volta piango, ma sorrido, sempre.

Che dire quindi? Sarà un angolino che racchiude racconti personali, di vita quotidiana di una persona qualunque. Un luogo in cui vi dirò ciò che piace a me, dove magari riuscirò ad ispirare qualcuno e anche dove parlerò, da fotografa, della crescita del progetto di Love.click.Love.
Perciò, benvenuti.

E Grazie per il vostro tempo.
Fede