giovedì 2 aprile 2015

TRA UNA PEPPA E UNA PIMPA



Non tutte le mamme sono d’accordo sul far vedere la tv, o meglio, i cartoni, ai loro piccoli.

La mia era una di queste. Me ne ha tenuta lontano finche’ ha potuto, finche’ tanti miei amici che invece ne avevano libero accesso ne hanno parlato e di conseguenza ho scoperto cosa fossero. Ma ero gia’ grandina ormai.
Persino all’universita’ ricordo di un esame sulla “cattiva maestra televisione”..di sociologia dello sviluppo o una cosa cosi’.
Insomma, sono stata spesso e volentieri accompagnata da un senso di tv in chiave negativa.
Ed e’ anche vero che poi, pero’, ho recuperato tutto con gli interessi ed ora sono un’ addicted. Soprattutto di serie e filmoni. Povera la mia mamma!
Ma qui voglio parlare di tv per bambini.
Ok, tema controverso e ci sta, di certo non fa tutto bene, soprattutto ai piu piccini.
Per la velocita’ con cui si susseguono le immagini, i temi trattatti ecc. Ed e’ vero che, a mio parere, esistano cartoni calibrati per ogni eta’. Ed e’ giusto, penso, ricorrervi ogni tanto.
Non per parcheggiare il piccolo, ma per distrarlo in un momento di “crisi”, quando qualsiasi cosa si proponga imperterrito prosegue il pianto o anche per condividere un momento insieme, un rituale.

E qui gli americani sono piu’ avanti di noi. Nel bene e nel male.

Quando ho fatto il mio anno come au pair nella big apple, infatti, avevo cura di un bimbo di 2 anni e mezzo. Come tutti sapeva gia’ usare l’i phone e il blackberry, ma aveva due momenti speciali, la sera, da vero bambino, che ho condiviso, imparato ed amato.
Un video e un libro.
Il primo, un collage di figure e pupazzi che si muovono, accompagnati dalla musica.
Questo piccolo rito durava mezz’ora, prima del latte e della nanna; io e Alex ci piazzavamo davanti alla tv e un po’ si ballava, un po’ si rideva e un po’ ci si raccontava. Il video si chiama Baby Beethoven, della serie Baby Einstein. E mi sono detta, quando avro’ un bambino lo cerchero’. E cosi’ e’ stato. E ho letto di tutto, nel mentre: che e’ stato un flop, che non va bene per lo sviluppo, non educa e bla bla bla.
Io invece vi diro’ che lo trovo carino, leggero e 30 minuti ogni tanto non influiscono negativamente, soprattutto se condivisi.
E ha un sapore di ricordi, per me.
Vi lascio qui il link di youtube, noi ce lo guardiamo da qui quando capita:


Ma veniamo AL libro. Si, AL libro scritto in maiuscolo.
Perche’ questo, rispetto al resto, e’ davvero speciale.
Chi scrive e’ Nancy Tillman, un’autrice americana di libri per bambini.
Libri che non sono ancora stati tradotti, ahime’, in italiano.
Per chi mastica un po’ di inglese non sara’ difficile capire quanto siano preziosi, per le bellissime immagini ma ancor di piu’ per le parole ed i temi che affronta.
Solo a scriverne mi viene la pelle d’oca, per quanto smuovano anche il piu’ duro dei cuori.
Parole semplici che fanno bene ai nani ma ancor di piu’ a chi, a voce alta, le raccontera’.
Vi basti solo sapere che a fine di ogni libro c’e’ questa frase : “you are loved” per ricordare, per imprimere nella mente che si, sei amato.
Per addormentarsi a cuore pieno.
Io lessi “On the Night You Were Born” e mi e’ rimasto dentro.
Ora, che curiosavo un po’ di libri per Giovanni, tra una Peppa e una Pimpa, mi sono ricordata di quest’autrice.. e ho scoperto che negli anni altri libri sono stati scritti.
Che non posso perdermi.
Che chi ha un’anima sensibile non puo’ perdersi.
Dai titoli gia’ mi sciolgo:
Wherever You Are My Love Will Find You
I'd Know You Anywhere, My Love
Ma, per me e la mia di storia, ecco quello che piu’ desidero e che con piu’ fatica leggero’:
The Heaven of Animals
The loss of a pet is heartbreaking. But in the heaven of animals, the love you have for your animal friends lives on.”
Ecco. Insomma. Questi.
S P E C I A L I.

   






Spero di avervi dato qualche buon consiglio intanto…a presto.
Fede

(pic da Pinterest)




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